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Influencer Marketing, il viaggio come leva per creare coinvolgimento

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Il viaggio è sempre un’occasione per creare coinvolgimento e lo è ancora di più se associato a strategie di Influencer Marketing. I dati di Buzzoole ci mostrano chiaramente come il Travel sia una leva attraverso la quale le aziende possono costruire coinvolgimento sui loro prodotti e servizi.

Il Travel è sicuramente uno dei tanti settori che caratterizzano il mondo dell’Influencer Marketing, a fianco del food e del fashion. E sicuramente stiamo parlando di una tipologia che, a differenza delle altre, più verticali, si mostra invece più trasversale, più flessibile per la generazione di contenuti in grado di coinvolgere più utenti. I dati di Buzzoole, azienda leader nell’Influencer Marketing che tutti abbiamo imparato a conoscere, ci confermano proprio questo dato. Le aziende cominciano a guardare anche al viaggio come momento per creare coinvolgimento sui propri prodotti e servizi.

instagram travel viaggio influencer marketing

I dati dell’Osservatorio interno sull’Influencer Marketing dell’azienda napoletana, in seno ai “Buzzoole Rankings“, la nuova rubrica per scoprire gli influencer per settore, ci mostrano come, analizzando profili Instagram con più di 100 mila followers (Stars) e profili con meno di 100 mila followers (Rising Stars), il risultato sia proprio questo.

L’analisi ha preso in esame la capacità di coinvolgimento dei profili per ogni post, quindi la somma dei like e dei commenti per contenuto, e anche quella dei nuovi followers acquisiti nel corso del mese di settembre 2018, un dato interessante, quest’ultimo, per comprendere la crescita del profilo in relazione alla tipologia di contenuto condivisa.

Top buzzoole stars instagram travel

Ebbene, la classifica Stars, quella dei profili con oltre 100 mila followers, Dorian Pellumbi (dorpell), in prima posizione con quasi 10.000 interazioni per post e quasi 2 mila followers in più in un mese. A seguire c’è Federica Di Nardo, unica donna in classifica che con il suo profilo variopinto è riuscita a generare quasi 8.000 interazioni per post (+2.500 followers in un mese). In terza posizione Alessandro Marras, sicuramente uno dei pionieri del travel blogging e attivo con il suo canale youtube “I viaggi di Ale” dal 2011 (270 followers in più). Subito dietro, rispettivamente quarto e quinto, Gianluca Bruno (+5.100 nuovi followers, il dato più alto registrato) e Gianluca Fazio (thererumnatura).

Top buzzoole rising stars instagram travel

Per quanto riguarda la classifica dei Rising Stars, al primo posto, a sopresa, troviamo i Miljian (likemiljian), una una famiglia che ha deciso di mollare tutto e partire alla volta di un viaggio senza fine. Lui è l’occhio dietro la macchina fotografica, lei la penna che racconta tutte le avventure, con loro due piccoli esploratori che in tenera età possono già dire di aver fatto il giro intorno al mondo. Ogni loro post colleziona oltre 6.500 interazioni (+5.500 nuovi followers in un mese), mentre poco più indietro c’è Simone Mondino, paesaggista e amante della natura che si trova in seconda posizione con un engagement per post pari a circa 5.000 (+2.500 nuovi followers in un  mese). Chiudono la classifica Andrea Caprini (andrycurious), Davide Oricchio e Gabriele Colzi che con i loro feed fanno registrare circa 4.500 interazioni a testa e, rispettivamente, 630 nuovi followers e 2.100 nuovi followers in un mese.

Da questa analisi emerge che, nonostante i numeri non siano alti quanto quelli registrati nel mondo fashion, i Rising Stars sono in grado di essere di grande aiuto per i brand. Nel senso che, come dimostrano questi numeri, i viaggiatori “emergenti”, in termini di coinvolgimento, riescono ad essere anche più competitivi degli account più affermati. Si manifesta così uno dei trend tanto dichiarati ad inizio di quest’anno, e cioè che sono proprio gli account con un seguito più piccolo ma con grande capacità di engagement ad emergere e a risultare più interessanti per le aziende, ossia grandi brand tech, enti del turismo, catene di alberghi e compagnie aeree.

E voi che ne pensate?

[La foto di copertina è di Jordan Siemens, Getty Images]


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